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Secondo atto dello Strike Meeting: Let’s unite in the European Social Strike!

Posted in Informazioni Nazionali, Internet&Copyright, Politica&Società by yanfry on 13 febbraio 2015
Oggi a Roma il secondo atto dello Strike Meeting, con due obiettivi: rilanciare le pratiche di mutualismo e portare lo sciopero sociale in Europa.
Leggi il programma completo, le call dei workshop, delle assemblee plenarie, delle campagne e vertenze da costruire.
Dalle 16 diretta streaming della plenaria di apertura

Venerdì 13 febbraio prenderà il via il II atto dello Strike Meeting. Dopo il successo del meeting di settembre e dello Sciopero sociale del 14 novembre, due in particolare saranno gli obiettivi dell’incontro che si svolgerà a Roma il prossimo fine settimana: dare continuità e articolazione organizzativa alla coalizione sociale che si è espressa nell’autunno; estendere sul piano europeo la coalizione e il processo dello Sciopero sociale. Due obiettivi ambiziosi che attraverseranno le plenarie e i tanti workshop. Il Meeting, infine, sarà anche occasione per allargare la partecipazione a vertenze e figure sociali assenti o parzialmente presenti negli appuntamenti autunnali.

Leggi l’appello di convocazione

English version

Programma

Venerdì 13 febbraio

Primo asse

ore 16:00, presso Aula XIII Scienze politiche – Sapienza

Assemblea plenaria – Il processo dello Sciopero sociale: le forme dell’azione e la sindacalizzazione diffusa

Sabato 14 febbraio

Secondo asse

Workshop – Vertenze e campagne comuni

Location: Esc, Communia, Sapienza

Vertenze comuni | ore 10 – 13

Freelance, professionisti atipici e degli ordini, lavoratori della conoscenza (Esc)

Lavoratrici e lavoratori della cultura e dello spettacolo (Esc)

Strikers migranti e lo sciopero del lavoro migrante (Communia)

Le lotte contro la “Buona scuola” di Renzi (Communia)

Gender Strike: sciopero dei/dai generi (Communia)

Le lotte nel mondo della ricerca e dell’università (Sapienza – Fisica)

Neet, free job, disoccupazione giovanile: Garantimoci un futuro vs Garanzia Giovani (Sapienza – Filosofia)

Le battaglie contro lo Sblocca Italia, la privatizzazione dei beni comuni e la finanziarizzazione dei servizi (Sapienza – Fisica)

Campagne comuni| ore 14:30 – 17:30

Location: Esc, Communia

Il lavoro al tempo del Jobs Act. Contro precarietà e disoccupazione: salario minimo europeo, reddito e welfare universali (Esc)

Scioperiamo il Modello EXPO. Verso le giornate NoEXPO (Esc)

Campagna sulla Sentenza Corte di Giustizia Europea del 26 novembre (Communia)

Blocchiamo lo Sblocca Italia, contro la privatizzazione dei beni comuni e la finanziarizzazione dei servizi (Communia)

Plenaria conclusiva della II giornata | ore 18:30 – 20:30

Location: Esc

Domenica 15 febbraio

Terzo asse

ore 10:30, presso Acrobax

Assemblea plenaria lingua inglese ‒ Estensione europea del Social Strike

Parteciperanno reti sociali e sindacali provenienti da: Spagna, Portogallo, Grecia, Germania, Inghilterra, Irlanda, Francia…

*tratto dal blog dello Sciopero Sociale

Riseup: Attacchi DDoS (Distributed Denial of Service)

Posted in Informazioni Nazionali, Internet&Copyright by yanfry on 11 febbraio 2015


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Nelle ultime settimane, un gruppo conosciuto con il nome di Lizard Mafia ha lanciato frequenti attacchi DDoS (Distributed Denial of Service) contro riseup.net.

Un attacco DDoS è quando centinaia di migliaia di computer inviano tutti insieme traffico fasullo in modo tale da sovraccaricare il server. Spesso questi attacchi sono effettuati da virus installati su normali computer senza che gli utenti ne siano a conoscenza.

A Riseup siamo abituati a difenderci contro i normali attacchi, ma la crescita della loro frequenza ha messo sotto stress i nostri sistemi. Abbiamo aumentato il nostro impegno per mitigare i futuri rallentamenti dei servizi di Riseup e ci scusiamo se recentemente hai avuto difficoltà a raggiungere i nostri server.

Molta gente, inclusi i nostri cari amici ed appassionati, considerano DDoS una forma di disobbedienza civile elettronica (quando condotta da molti volontari e non il modo con cui usualmente viene fatta attraverso computer infettati). A Riseup, comunque, abbiamo sempre avversato l’uso del DDoS come tattica politica per una semplice ragione: DDoS è un’arma che può essere brutalmente efficace contro le voci online marginali, ma è quasi sempre inefficace contro il potere. Noi crediamo che tutti i movimenti sociali dovrebbero rifiutare DDoS come tattica.

Metti alla prova Bitmask
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Il nuovo servizio VPN di Riseup usa il software libero Bitmask. C’è una nuova versione di Bitmask per Android che è la migliore di sempre e ti permette di usare facilmente la VPN di Riseup dal tuo device Android. Adesso abbiamo punti di accesso VPN a Seattle, Montreal e Amsterdam.

Perché usare una VPN? Buona parte della sorveglianza dello Stato e delle multinazionali viene fatta monitorando il traffico di rete delle persone. Un proxy crittografato come la VPN di Riseup può fare molto per proteggere il tuo traffico internet dalla sorveglianza, anonimizzando il tuo indirizzo IP, e permettendoti di aggirare la censura. La VPN crittografa il tuo traffico internet e lo fa apparire proveniente da un server Riseup, ma questo non aiuta a proteggere l’anonimato se tu o un’applicazione che stai usando, divulga informazioni personali che possono identificarti.

* Scarica Bitmask per Android da Google Play store [1], F-Droid [2], o da https://dl.bitmask.net.

* Crea una nuova utenza “Nera” su riseup.net dall’app o da https://black.riseup.net

Per usare la VPN con Bitmask, dovrai creare una nuova utenza “Nera”. Queste nuove utenze “Nere” sono diverse dalle normali utenze “Rosse” attualmente usate per la posta di riseup.net. Il tuo nome utente dell’account “Rosso” sarà riservato e non disponibile (per permettere in futuro alle persone di migrare un’utenza da Rossa a Nera).

Per maggiori dettagli riguardo la VPN di Riseup, dai un’occhiata alle nostre pagine di aiuto https://help.riseup.net/it/vpn

Se vuoi un maggiore anonimato di quello che ti può dare una VPN, ti suggeriamo di provare la versione Android di Tor, chiamata Orbot [3].

Un proxy anonimizzatore come la VPN di Riseup o Tor non fornisce la criptazione completa dei tuoi messaggi o delle tue telefonate. Per questo, noi suggeriamo fortemente TextSecure [4] e RedPhone [5] dei nostri amici di Open WhisperSystems.

Se vuoi che Bitmask per Android sia disponibile nella tua lingua, dai una mano a tradurlo [6]!

[1] https://play.google.com/store/apps/details?id=se.leap.bitmaskclient
[2] https://f-droid.org/
[3] https://www.torproject.org/docs/android.html.en
[4] https://whispersystems.org/#encrypted_texts
[5] https://whispersystems.org/#encrypted_voice
[6] https://www.transifex.com/projects/p/bitmask-android/

Nuove condizioni di servizio e
politica della privacy
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Gli uccelli stanno cantando! Le campane stanno suonando! Persone di tutta la terra stanno danzando alla notizia che Riseup ha delle nuove condizioni di servizio e una nuova politica della privacy.

* https://help.riseup.net/it/privacy-policy
* https://help.riseup.net/it/tos

Aiutaci a farti dormire la notte
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Se ti svegli nella notte col sudore freddo immaginando un orrendo futuro prossimo dove la sorveglianza totale soffoca i dissidenti, allora abbiamo un metodo che è garantito ti aiuterà a dormire un pochino meglio: dacci dei soldi. Per favore. Adesso. Senza aspettare. Ne abbiamo bisogno e li useremo in modo saggio.

https://riseup.net/it/donate

Abbracci,
Gli uccelli di Riseup

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PiratNews: Info e novità piratate questa settimana – 31/01 > 06/02

Posted in Informazioni Nazionali, Internet&Copyright, Politica&Società by yanfry on 6 febbraio 2015
31/01 LipScuola: Aumentano le adesioni alla . Luca Cappelletti ci comunica l’adesione del Grande!
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01/02 La “carta della cittadinanza digitale” è in Senato – Saperi
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02/02 Il manifesto italiano dei giornalisti freelance — Medium Italia
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02/02 , i bilanci dei comuni a confronto
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02/02 Naomi Klein, no global autocritica: «Sconfitti per non aver detto mai sì»
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03/02 Plug-in blocked notifications in Google Chrome – Dite alla di passare ad
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04/02 , si continua a combattere nell’Est: 16 vittime civili nelle ultime 24 ore http://ow.ly/IAzfN
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04/02Greece shows what can happen when the young revolt against corrupt elites
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04/02 Rigenerazione urbana. Chi vuole partecipare ad un esperimento a Rieti? | Davide Agazzi | LinkedIn
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04/02 Informazione Ubiqua: come è fatto un museo ubiquo?
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04/02 The Pirate Bay torna online a due mesi dal raid poliziesco | Hardware Upgrade
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04/02 Per la ricostruzione delle scuole dell’Aquila UAct
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05/02 Bologna, da Provincia a Città metropolitana: gli Open Data come processo
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05/02 Crypto AG: The NSA’s Trojan Whore?
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05/02 The clock is ticking for join the and help win this fight!
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05/02 Perché servono le competenze tecnologiche del “saper fare” — Medium Italia — Medium
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05/02 Il neopresidente Mattarella e la rete –
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05/02 CoderDojo Sigillo: laboratori gratuiti e incontro su liberta’ digitale ‹ Pionero
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06/02 La sinistra di , in Italia, è impossibile | Linkiesta
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06/02 Così la cooperativa dei dipendenti salva Ideal Standard 
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06/02 ALLERTA ANTICORRUZIONE | ALAC | Transparency International Italia
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06/02 Podemos supera il Partito socialista spagnolo nei sondaggi. Il grafico:
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06/02 Vi invito a diffondere , la campagna contro le barriere architettoniche di .
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06/02 : 230 ergastoli per gli attivisti della rivolta del 2011. Occhi chiusi sugli abusi delle forze di polizia
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06/02 Il ministro greco è un fan di Bitcoin «algoritmo meraviglioso». Siete avvertiti –
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06/02 Metal Song Protests Taylor Swift’s Copyright of “This Sick Beat”
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06/02Google finalmente includerà i tweet nei risultati di ricerca
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06/02 Dilettanti allo sbaraglio 10 gg dopo la “simpatica” denuncia  il bilancio ancora non c’è http://t.co/Qg1Iu4Cp8J
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06/06 Nel stiamo predisponendo la bozza del Piano di Informatizzazione
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La Coscienza di un Hacker – Hacker Manifesto

Posted in Informazioni Nazionali, Internet&Copyright, Politica&Società by yanfry on 5 febbraio 2015

Questa è una traduzione in italiano del celebre Hacker Manifesto. Tutte quelle esistenti contengono grossolani errori, perlopiù dovuti ad una carente comprensione della materia e del periodo, o in ogni caso sono poco fedeli al contenuto e allo spirito dell’originale. Mi auguro che questa mia traduzione non soffra degli stessi problemi. Sail strong.
— FiloSottile (Fonte: https://gist.github.com/FiloSottile/3787073)

****

Da: Phrack, Volume Uno, Issue 7, Phile 3 of 10

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Questo è stato scritto poco dopo il mio arresto…

\/\La Coscienza di un Hacker/\/

di

+++The Mentor+++

Scritto l’8 Gennaio 1986
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Ne hanno arrestato un altro oggi, è su tutti i giornali. “Teenager arrestato per crimine informatico”, “Hacker arrestato per essersi infiltrato in una banca”…
Dannati ragazzini. Sono tutti uguali.

Ma voi, con la vostra psicologia da due soldi e il vostro tecno-cervello da anni ’50, avete mai guardato dietro agli occhi dell’hacker? Vi siete mai chiesti cosa lo stimola, che forze lo hanno formato, cosa può averlo forgiato?
Io sono un hacker, entra nel mio mondo…
Il mio è un mondo che comincia con la scuola… Sono più intelligente della maggior parte degli altri ragazzi, queste sciocchezze che ci insegnano mi annoiano…
Dannato ragazzino. Non si impegna. Sono tutti uguali.

Sono alle medie o al liceo. Ho sentito i professori spiegare per la quindicesima volta come ridurre una frazione. L’ho capito. “No, Ms. Smith, non ho scritto il procedimento. L’ho fatto nella mia testa…”
Dannato ragazzino. Probabilmente lo ha copiato. Sono tutti uguali.

Ho fatto una scoperta oggi. Ho trovato un computer. Aspetta un secondo, questo è figo. Fa quello che voglio che faccia. Se fa un errore, è perché io ho sbagliato. Non perché non gli piaccio…
O perché si sente minacciato da me…
O perché pensa che io sia una testa di cazzo…
O perché non gli piace insegnare e non dovrebbe essere qui…
Dannato ragazzino. Tutto quello che fa è giocare. Sono tutti uguali.

E poi è successo… una porta si è aperta su un mondo… correndo per la linea telefonica come l’eroina nelle vene di un drogato, un impulso elettronico è stato inviato, un rifugio dall’incompetenza quotidiana è stato trovato… ho scoperto una board (N.d.T. forum).
“Questo… questo è il posto a cui appartengo…”
Conosco tutti qui… anche se non li ho mai incontrati, non ho mai parlato con loro, potrei non avere mai più loro notizie… Io conosco tutti loro…

Dannato ragazzino. Sta occupando di nuovo la line telefonica. Sono tutti uguali…

Puoi scommetterci il culo che siamo tutti uguali… ci hanno imboccato omogenizzati a scuola quando bramavamo bistecca… i pezzetti di carne che avete lasciato passare erano pre-masticati e insapori. Siamo stati dominati da sadici, o ignorati da apatici. I pochi che avevano qualcosa da insegnarci hanno trovato in noi desiderosi allievi, ma quei pochi sono come goccie d’acqua nel deserto.

Questo è il nostro mondo adesso… il mondo dell’elettrone e dello switch, la bellezza della banda. Noi usiamo un servizio che esiste già senza pagare per qualcosa che sarebbe schifosamente economico se non fosse gestito da avidi ingordi, e ci chiamate criminali. Noi esploriamo… e ci chiamate criminali.

Noi cerchiamo la conoscenza… e ci chiamate criminali. Noi esistiamo senza colore della pelle, senza nazionalità, senza pregiudizi religiosi… e ci chiamate criminali. Voi costruite bombe atomiche, voi provocate guerre, voi uccidete, ingannate e mentite e cercate di farci credere che è per il nostro bene, eppure siamo noi i criminali.

Sì, sono un criminale. Il mio crimine è la curiosità.

Il mio crimine è giudicare le persone per quello che dicono e pensano, non per il loro aspetto.
Il mio crimine è stato surclassarvi, qualcosa per cui non mi perdonerete mai.

Io sono un hacker, e questo è il mio manifesto. Potrete anche fermare me, ma non potete fermarci tutti… dopotutto, siamo tutti uguali.

+++The Mentor+++

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La riforma del Copyright in UE che riguarda te

Posted in Informazioni Nazionali, Internet&Copyright, Politica&Società by yanfry on 28 gennaio 2015
20/01/2015 articolo orginale http://copy-me.org/2015/01/eu-copyright-reform-about-you/
EU-copyright-reform-about-you-julia-reda

Julia Reda è un politico del Partito Pirata tedesco che ha recentemente pubblicato un relazione sulla revisione della direttiva UE sul Copyright del 2001, con ambiziose riforme in mente. Come Julia fa notare, “La direttiva europea sul copyright è stato scritta nel 2001, in un momento antecedente a YouTube o Facebook” e “il Copyright UE” oggi sta bloccando lo scambio di conoscenze e di cultura attraverso i confini”.

Abbiamo bisogno di un diritto d’autore europeo comune che salvaguardi i diritti fondamentali e renda più facile offrire servizi on-line innovativi in tutta l’Unione europea.

Una riforma del Copyright altamente necessaria

Si dovrebbe prima capire che questo progetto viene da lontano. Questo pezzo di legislazione è uno dei pochi che non si basa sul sentirsi soli o sui dati degli aventi diritto, ma attinge informazioni da studi scientifici e dalla consultazione pubblica europea sul diritto d’autore dello scorso anno. Tale consultazione, la prima del suo genere in Europa, ha portato a 11.000 risposte – la maggior parte delle quali erano di utenti finali e creatori (entrambe le categorie di solito inesistenti nelle discussioni sul copyright).

Questa bozza di revisione affronta aspetti importanti del diritto d’autore, da sempre oggetto di forte dibattito, ma per non correre rischi, messi da parte. E questi aspetti hanno a che fare direttamente con te – con le attività della persona media. Tali attività sono state posizionate al di fuori del diritto d’autore, ma ora sono molto importante per la tua “vita sociale, culturale ed economica” e hanno a che fare direttamente con il diritti d’autore moderno. Se non sapevi di essere sul lato sbagliato della legge, ecco alcuni punti chiave che devi conoscere.

Jurassic-Park-Logo-Parody-dork
Jurassic Dork Parody – Chip Kidd

Se sei un creatore:

  1. Il progetto propone che parodie, pastiche e caricature siano  liberi di essere create, a prescindere dalla finalità. In questo momento, ci sono alcune limitazioni a questo, il che significa che, credeteci o meno, si può essere citati in giudizio per la creazione di una parodia.
  2. Si raccomanda flessibilità: la creazione di lavori che non siano in contrasto con lo sfruttamento dei diritti dell’autore originale, dovrebbe essere legale – il che significa remix, opere di fan e altre forme future di lavori derivati ​​debbono essere legali. Al momento, non lo sono . La relazione propone anche una serie di eccezioni al diritto d’autore, proprio come per la dottrina del Fair Use Statunitense.
  3. Si propone che foto/video di spazi pubblici devono essere interamente permesse dalla legislazione. In questo momento è illegale fotografare la Torre Eiffel o il Brussels Auditorium di notte, per esempio. I sistemi di illuminazione sono protetti dal diritto d’autore, anche se questi edifici pubblici sono stati creati con denaro pubblico. Ora grattati la testa che per un secondo.
  4.   La relazione raccomanda di disporre una dichiarazione sul fatto che il linking non sia un reato contro il copyright. Ci sono un sacco di persone che hanno cercato di creare un caso da Tribunale su questo, sebbene Internet = Link.

Se sei un educatore / ricercatore:

  1. La relazione prevede eccezioni per fini di insegnamento o ricerca. Il regime attuale ti definisce violazione di copyright (con l’opzione del titolare dei diritti di citarti in giudizio) quando fai copie di articoli, filmati o suoni che desideri presentare in classe. Puoi essere citato in giudizio per danni, proprio come qualsiasi altra persona. Questo vale anche nel campo della ricerca.
  2. Chiede anche una deroga per le biblioteche in modo da essere in grado di prestare i libri in formato digitale – attualmente quasi dovunque illegale. di pubblico dominio

Se avete a cuore i beni comuni:

  1. Il progetto propone una riduzione della durata della protezione da 70 a 50 anni dopo la morte dell’autore – cosa che potrebbe essere fantastica! I termini di copyright non sono mai MAI stati ridotti , sono sempre stati estesi, a causa di crescenti pressioni delle lobby. Ma se questo progetto andrà in porto, si potrà finalmente dire che i legislatori capiscano quello che tutti noi rischiamo di perdere se non vediamo la fine di questo monopolio. L’estensioni dei termine del Copyright sono note per influenzare negativamente la disponibilità di opere e causare la scomparsa della cultura su larga scala.
  2. Raccomanda inoltre la salvaguardia del pubblico dominio assicurandosi che le opere non vengono rimesse sotto copyright una volta che passano i loro limiti temporali. Tutti noi costruiamo e creiamo sul pubblico dominio e dobbiamo riconoscere la sua importanza: tutti gli accessi e gli usi dovrebbero essere liberi.
  3. Infine, il progetto propone di escludere l’uso di misure tecnologiche di protezione (DRM) quando si accede a lavori non soggetti a diritto d’autore: è legale fare una copia di un film di pubblico dominio, ad esempio, ma è illegale aggirare il DRM di un DVD in modo da poter utilizzare il proprio film di dominio pubblico come ci pare. Questo è folle.
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Incontri richieste dai gruppi di pressione. Screenshot dal sito di Julia Reda.

Ci sono un sacco di altri punti importanti del progetto che abbiamo davvero bisogno di tenere d’occhio. Come armonizzare il copyright in tutta l’UE – in modo che un video su Youtube si possa vedere da qualsiasi paese, e non possa essere bloccato dalla GEMA in Germania, per esempio. C’è anche la questione di un’equa remunerazione, data mining, la compensazione e i prelievi, e molto altro. Il copyright è  più sfasciato di quanto si potrebbe pensare , ed è tempo che la legislazione affrontati tutti questi problemi.

Se siete curiosi di quale gruppo di lobbisti aveva interesse a incontrare la Reda, sappiate che ha già messo a diposizione i dati per tutti noi. Aveva richieste di riunione con la Disney, ha incontrato i ragazzi di Google, Apple e GEMA/SACEM, ma anche Wikimedia, EDRI e la Free Software Foundation. Abbastanza impressionante.

Di cosa ha bisogno il nostro sostegno

Infine, è opportuno segnalare che questo è solo un progetto di revisione della legge sul copyright dell’UE. Per il momento, è solo una serie di proposte per il miglioramento della legge sul copyright. Ecco come funzionano le leggi. Prima c’è l’analisi, poi c’è il dibattito, quindi qualche cambiamento. La legge è sempre l’ultima a cambiare.

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Julia Reda

Ma, non temete. Questa revisione ha un lungo cammino per migliorare una legge inadatta, e tocca un sacco di ottimi punti che meritano tutta la nostra attenzione. Il rovescio della medaglia è che può essere annacquata da proposte di modifica dalla commissione giuridica (fino al 24 febbraio).

 Anche i comitati di Industria, Ricerca e Energia; del Mercato Interno e Protezione dei Consumatori, di Cultura e Istruzione daranno le loro opinioni su questo rapporto, quindi è molto importante che esso riceve il grande supporto del pubblico. In caso contrario, potremo vedere una relazione molto diversa votata in commissione giuridica e quindi prima dell’intero Parlamento nel mese di maggio.

Julia Reda ci aggiornerà di tutti gli emendamenti sul suo blog e dovremmo tutti tenere gli occhi aperti su ognuno di essi.

Vi consigliamo vivamente di leggere e condividere la sua relazione sulla riforma del copyright, così che più persone capiscano l’importanza di tali questioni. Reda ha creato anche un documento su Discuto , dove tutti sono invitati a commentare ogni paragrafo del progetto e contribuire a crearne uno ancora migliore. È possibile condividere e commentare già da questo link.

 

Traduzione a cura del gruppo traduttori del Partito Pirata Italiano.

Partito Pirata: Costruisci il 2015 con le tue mani

Posted in Informazioni Nazionali, Internet&Copyright by yanfry on 2 gennaio 2015

pp_01012015

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Podemos, i dati, l’organizzazione, la proposta politica dello “strumento per la cittadinanza” spagnolo

Posted in Informazioni Nazionali, Politica&Società by yanfry on 15 dicembre 2014

Slide della presentazione del 14 Dicembre a Cesena durante l’incontro pubblico per parlare di democrazia partecipativa

podemos1Link alla presentazione in .pdf Podemos_Slide_Cesena_14122014

Net Neutrality un infografica per grandi e piccini

Posted in Informazioni Nazionali, Internet&Copyright, Politica&Società by yanfry on 24 novembre 2014

net-neutrality-infografica

 

La definizione di Net Neutrality di Lawrence Lessig e Robert W. McChesney, in  un articolo pubblicato nel 2006 sul Washington Post: “Neutralità della rete significa semplicemente che tutti i tipi di contenuti Internet devono essere trattati allo stesso modo e viaggiano alla stessa velocità sulla rete. I proprietari delle connessioni di Internet non possono operare discriminazioni. Questo è il semplice ma geniale disegno ‘end-to-end’ che ha reso Internet una forza potente per il bene economico e sociale.”

I link che seguono riguardano i due documenti riservati, diffusi grazie a EDRi e La Quadrature Du Net, spediti dal Governo italiano ai delegati europei il 14 novembre 2014, e alcuni articoli in merito.

Leaked documents show net neutrality may be in danger! (EDRi)

Is the EU Giving Up on Net Neutrality? (La Quadrature Du Net)

18/11/2014
EU leans towards broader net neutrality rules (By Julia Fioretti)

19/11/2014
Net neutrality? No, grazie: il governo italiano cambia idea. E fa un favore alle lobby (di Fulvio Sarzana)

20/11/2014
Fine del roaming e neutralità della rete, il pacchetto Kroes rischia naufragio (Il Fatto Quotidiano)

21/11/2014
Net Neutrality, minaccia italiana (di Luca Annunziata)

21/11/2014
Net Neutrality alla ‘fiorentina’: i documenti della proposta del governo italiano (di Fulvio Sarzana)

Bitcoin non compatibile con lo Stato

Posted in Informazioni Nazionali, Internet&Copyright, Politica&Società by yanfry on 24 novembre 2014
bitcoin
Se si pensa che lo Stato sia un’istituzione utile e praticabile, e i Bitcoin siano una tecnologia utile e praticabile, si sta mentendo a se stessi.
Lo Stato è una costruzione gerarchica di “terze parti fiduciarie” (TTP, trusted third parties).
In teoria, alcune interazioni sociali possono implicare un conflitto che può essere risolto da una terza parte fiduciaria (arbitro). In uno stato nazionale alla fine è una specifica agenzia governativa (ad esempio la polizia). Nel caso ci sia un conflitto tra un cittadino e un ente governativo, c’è un’altra agenzia governativa a vegliare su di essa. Così, un poliziotto è sorvegliato dal suo capo, un capo è sorvegliato da un tribunale, il tribunale è sorvegliato da un parlamento o da un presidente, e questi vengono rovesciati da una folla inferocita di tanto in tanto.
La teoria dice che ogni conflitto possa essere giustamente risolto dallo Stato, se le parti non riescono a risolvere da soli.
Bitcoin è un tentativo di rimuovere alcune terze parti fiduciarie dall’equazione.
Cioè tutti i tipi di istituti finanziari, tra cui le autorità di regolamentazione del governo.
Dal punto di vista dei Bitcoin, è un rischio morale consentire il controllo sulla massa monetaria dei flussi monetari a una gerarchia di persone di fiducia. La storia è piena di esempi in cui le banche private e le agenzie governative hanno manipolato e distrutto intere economie, potendo produrre denaro senza limiti o limitandone il suo utilizzo.
I Bitcoin sono un modo un po strano e complicato per proteggere gli utenti della valuta.
Gli utenti possono effettuare transazioni senza bisogno di terze parti per registrare e rendere valide le loro transazioni, e per di più, nessuno può diventare una terza parte prendendo il controllo del sistema e imponendo controlli e regole sul suo utilizzo.
Quindi, se si sostiene l’idea del Bitcoin, si riconosce il rischio di affidare l’intera economia a terzi di fiducia.
Si prende atto che il potere ultimo deve essere distribuito in maniera sottile tra ogni singolo partecipante e non deve essere mai essere affidato nelle mani di pochi, anche se si tratta di un governo democraticamente eletto.
Ma se si riconosce il pericolo delle TTP, allora quali argomenti rimangono per qualsiasi altra attività di governo? Il Governo è l’ultima terza parte fiduciaria per risolvere le controversie dell’intero sistema economico.
Se c’è un conflitto in un sistema monetario e abbiamo bisogno dei Bitcoin per risolverlo in modo che nessun banchiere, giudice o il presidente possa avere degli interesse personali, allora lo stesso vale per qualsiasi altro conflitto.
Ogni conflitto potrebbe avere interesse personale di qualcuno interessato a imbrogliare le cose. Il fatto che ci affidiamo al governo per risolvere mostra solo che non siamo ancora riusciti a trovare un modo più sicuro.
Sostenendo i Bitcoin si rinuncia tutti gli argomenti per la validità dello Stato.
Se, invece, preferite lo Stato, allora il sostegno Bitcoin è illogico: perché avete bisogno di un sistema così complesso e difficile da capire (per i non-hacker) se ogni problema può essere risolto con terze parti fiduciarie?
Ad esempio, Visa elabora fantastiliardi di operazioni al giorno, semplicemente lanciando i bit nel loro database. I Bitcoin non possono farlo, si tratta di una rete di consenso nel quale tutti devono essere a conoscenza di tutte le transazioni. Effettuare pagamenti istantanei richiede un’ulteriore complessità oltre la complessità esistente. Inoltre, c’è il pericolo costante di virus e backdoor che consentono di rubare le vostre monete.
Se credete che i problemi possano essere risolti in modo efficiente semplicemente eleggendo persone di fiducia, i Bitcoin sono un sovraccarico enorme.
Quindi si dovrebbe sceglierne uno: Bitcoin o Stato.
Ma soprattutto, Bitcoin e Stato non potranno mai sopravvivere insieme per motivi economici.
Lo Stato esiste perché può. Può pagare le proprie spese, pagare coloro che fanno rispettare le leggi, scrivere le leggi, fare il lavaggio del cervello ai bambini nelle scuole e agli adulti con il telegiornale della sera.
Come fa  lo Stato a pagare le proprie spese? In primo luogo, il governo controlla l’offerta di moneta. Se necessario, il denaro viene semplicemente “preso in prestito” dalla banca fantoccio del governo sotto promessa di ripagare il debito (con gli interessi!) Dalla imposizione delle tasse (o ancora prendendolo in prestito dallo stesso posto). Quando lo Stato vuole andare in guerra, non possono essere semplicemente estratte enormi quantità di denaro e quindi viene stampato. Il denaro aggiuntivo viene immesso nei mercati, i prezzi salgono, i business plan saltano per aria, i risparmi della gente vengono distrutti e contemporaneamente la gente perde il lavoro. Ma siamo in guerra, così la gente è meglio che lavori di più “per i bambini” e magari si arruoli nell’esercito (dopo tutto hai perso il lavoro).
In secondo luogo, lo Stato è pagato da tutte quelle buone aziende che devono utilizzare il sistema bancario per funzionare. E il sistema bancario è interamente pesantemente sotto licenza e di cooperazione con lo Stato. Un sacco di flussi monetari sono monitorati dagli esattori delle tasse. La naturale avidità fa in modo che le persone cerchino di evitare le tasse come tutte le altre spese, ma le tasse si evitano solo nel mercato nero e da piccole imprese che lavorano con denaro contante. Chi accetta contanti nasconde una certa percentuale dal fisco. Se non per l’avidità personale, ma almeno sotto pressione della concorrenza dagli evasori fiscali (ad esempio il caffè non può sopravvivere se non si aumenta i margini di profitto non pagando il 10% delle tasse come fanno tutti i vostri concorrenti).
Se le aziende devono lavorare con i partner effettuando trasferimenti, bisogna usare le banche e pagare il 100% delle tasse.
Con i Bitcoin le banche non sono necessarie. I Bitcoin permettono di trasferire a chiunque su tutto il pianeta, con costi prossimi allo zero.
Più imprese bypasseranno le banche e, come effetto collaterale, sempre più aziende saranno in grado di evitare le imposizioni dello stato. La concorrenza costringera’ altre imprese ad abbassare i propri costi allo stesso modo. Bitcoin diventerà un buco nero che cresce e attira sempre più persone.
Dal punto di vista degli esattori, tuttavia, avviene l’opposto. In un mondo governato con i Bitcoin non si possono pagare gli stipendi dei poliziotti con moneta stampata allo scopo. Bisogna pagare con bitcoin reali che si devono prima tirar fuori dalle imprese.
Ma, man mano che sempre più aziende evitano di pagare sempre più tasse, rimarranno meno soldi per il governo. Ciò significa che le imposizioni diventeranno sempre meno efficace e consentiranno a sempre più persone di evitare la tassazione su scala ancora più grande. Questo ciclo si ripeterà fino a che tutti i dipendenti pubblici dovranno scappare a cercare posti di lavoro reali, perché i loro padroni non sarebbero piu’ in grado di pagare loro un solo centesimo.
Quindi, se i Bitcoin continuano a crescere, lo stato nazionale potrebbe tranquillamente dissolversi.
Se bisogna preservare lo Stato, I Bitcoin devono essere bloccati e non devono essere mai piu’  permessi di nuovo. Tuttavia, più persone investono in Bitcoin, più interessi, ricchezza e potere si spostano a loro favore per proteggerli contro ogni aggressione. Non si investe in Bitcoin per consentire che venga fatto fuori. Si investite per renderlo un fenomeno onnipresente e globale e tutti combatteranno duramente perche’ avvenga.
Ad un certo punto si assisterà una massa critica di sostenitori che nessuno sarà in grado di fermare.
E poi non ci sarà più nessuno stato.
Oleg Andreev
Traduzione di Mauro Pirata

#14N > Pirati verso lo #scioperosociale

Posted in Informazioni Nazionali, Politica&Società by yanfry on 10 novembre 2014
#14N > Pirati verso lo #scioperosociale

Il 14 novembre scioperiamo! E invitiamo tutti a farlo per 24 ore.
Sarà uno sciopero del lavoro dipendente e del lavoro precario, di quello autonomo e della formazione. Sarà uno sciopero metropolitano, meticcio, digitale e dei/dai generi.

Questo sciopero sociale, convocato in tutte le città del nostro Paese vuole essere un ulteriore passo per ricostruire la possibilità di una comune capacità di agire attraverso una rete di connessioni in una fase politica nella quale è d’obbligo mutare e innovare le pratiche per coinvolgere ed aggregare soggettività fluide e frammentate.
Per costruire un agire politico adeguato all’attacco ai diritti, alla democrazia e al welfare iniziato da molti anni a questa parte ma portato a compimento dal Governo Renzi.

Sciopero ‘sociale‘ per comprendere anche chi il diritto allo sciopero non ce l’ha, in una fase in cui la precarietà è sempre più diffusa e le possibilità di lavoro sempre più ridotte. Una fase in cui è necessario reinventare lo sciopero con nuove forme contro la frammentazione del mondo del lavoro e l’isolamento delle persone.

Sappiamo quanto sia difficile oggi scioperare.
Ma sappiamo anche che stare fermi ora vuol dire perdere (o quasi) la possibilità di lottare domani.
La riforma del mercato del lavoro del governo Renzi renderà il lavoro sempre più ricattabile, servile, povero.
Contro tutto questo dobbiamo alzare la testa, prendere parola, resistere.

striker-pirata

Il Partito Pirata aderisce allo sciopero del 14 novembre e al percorso da scrivere collettivamente in uno spazio comune per la difesa dei diritti per una vita dignitosa e libera da paure esistenziali.
Uno sciopero da portare anche in rete per dar voce, attraverso nuove forme di partecipazione, a chi non ha la possibilità di farlo attraverso la forma tradizionale.
La rete quale spazio digitale dove lo sfruttamento del lavoro degli “arruolati” per la produzione di hardware, infrastruttura e software si realizza attraverso metodi tradizionali (contratti atipici, saltuari, precariato, delocalizzazione, …), attraverso la separazione fisica dei lavoratori (telelavoro) che operano prevalentemente nel software e nei servizi.
Uno sfruttamento che in questo ambito passa anche attraverso l’obbligo di perenne formazione, spesso non retribuita, alla quale le tecnologie digitali costringono.
Ultima frontiera lo sfruttamento dei dati personali, testi e media di tutti gli utenti inconsapevolmente arruolati in forma gratuita per la produzione di contenuti e veicolazione di flussi informativi nei social network per arricchire il calderone dei big data.
Una produzione immateriale che nasce dalla vita attiva e si riversa in quella digitale dove la partecipazione di molti si trasforma così in profitto per pochi.
Una forma di sfruttamento svincolata da qualunque forma retributiva che rende obsoleti i modelli di analisi del mondo del lavoro: salario, orario, produttività individuale. Un motivo in più, oltre alla riduzione fisiologica della disponibilità di posti di lavoro, che rende indispensabile parlare oggi di reddito di esistenza.

Ultima considerazione, ma non per questo trascurabile, di come questa attività diffusa di movimentazione di flussi informativi generi un ulteriore valore aggiunto per chi ne ha il dominio, quello di poterla sfruttare anche come nuova frontiera di controllo sociale (grazie Edward Snowden).

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