Sabato 20 febbraio a Roma contro il Decreto Romani!
Allora ci siamo! Il gruppo dei “60 audaci per difendere Internet in Italia” si sta organizzando. Ci sono ragazzi/e che vengono da
• Milano (in camper)
• Treviso
• Veneto
• Genova
• Pesaro
• Pescara,
• San benedetto del Tronto
• Roma
• Lecce
• Napoli.
Evento mediatico organizzato da Enzo Di Frenna e Claudio Messora.
Sabato 20 febbraio, alle ore 16, saremo davanti all’ambasciata americana a Roma (invia via Vittorio Veneto, lato via Bissolati) per protestare contro il decreto Romani ammazza-internet, con il quale vuole mettere il bavaglio alla video informazione web. E in sostanza, favorire il controllo deei contenuti televisivi da parte dei grandi network in mano alla solita lobby politica.
Parleremo con la forza del silenzio e il potere delle immagini. Saremo in fila davanti all’ambasciata, con i tamburi Dunun ai lati. Ad un segnale convenuto, ci toglieremo le scarpe e saremo a piedi nudi. Poi ci benderemo con una fascia nera (il Decreto Romani ci vuole impedire di vedere cose diverse da quelle propinate dai network tradizionali) e canteremo in coro “Mr. President, help the Internet in Italy!”. Nel frattempo, gireremo un video e lo diffonderemo in inglese su You Tube, rivolgendo un appello alla comunità internazionale, per denunciare quanto sta accadendo in Italia. Con l’aiuto degli utenti e dei blogger, attiveremo un grande TAM TAM digitale.
Ci rivolgeremo simbolicamente a Barack Obama, certamente il presidente più favorevole alla libertà di informazione in Internet, e chiederemo di prendere una posizione contro il governo italiano, che rientra tra quelli che legiferano a favore della censura in Rete.
Hanno gia parlato della nostra iniziativa
• Tv Svizzera
• L’Espresso (pag. 64)
• Il Fatto Quotidiano
• Piovonorane.it
• Beppegrillo.it
• Luisacapelli blog
• Gruppo su Facebook (8.297 iscritti)
e molti altri…
Se volete partecipare, scrivetemi: c’è ancora qualche posto libero!
E’ tempo di passare dalla protesta del semplice clic, all’azione audace e spettacolare. E tentare di colpire sul piano mediatico questa lobby anti-internet.
Fonte: http://www.enzodifrennablog.it/dblog/articolo.asp?articolo=668
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